Dietrich
Buxtehude
(Oldesloe Holstein 1637 - Lubeck 1707)
Membra Jesu Nostri
I AD PEDES
II AD GENUA
III AD MANUS
IV AD LATUS
V AD PECTUS - VI AD COR - VII AD FACIEM
ENSEMBLE SAN FELICE
direzione Federico Bardazzi
concertisti
soprano I Barbara Zanichelli
soprano II Alessandra Gardini
alto Giovanni Duci
tenore Michael Paumgarten
basso Garrick Comeaux
ripienisti
soprani I Cecilia Cazzato, Lucia Focardi
soprani II Amalia Scardellato , Giulia Peri
alti Francesco Ghelaridni, Eva Mabellini
tenori Salvatore Gaias, Francesco Tribioli
strumenti
violini Fabrizio Cipriani, Maria Paola
Cavallini
viola da gamba Federico Bardazzi
violoncello Jean-Marie Quint
contrabbasso Francesco Tomei
tiorba Michele Pasotti
clavicembalo Daniele Boccaccio
rgano Laura Drosera
top
Giacomo
Carissimi
(Marino 1605 - Roma 1674)
ORATORI SACRI
Vanitas Vanitatum
Historia di Job
Iudicium Salomonis
con intermezzi strumentali di Girolamo Frescobaldi,
Dario Castello, Marco Uccellini
ENSEMBLE SAN FELICE
direzione Federico Bardazzi
Vanitas Vanitatum
CANTUS I Maria Chiara Pavone
CANTUS II Barbara Zanichelli
Historia di Job
ANGELUS Maria Chiara Pavone
JOB Giovanni Duci
Iudicium Salomonis
MULIER I Barbara Zanichelli
MULIER II Maria Chiara Pavone
HISTORICUS Francesco Ghelardini
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IN CANTO ARMONICO
aprile – ottobre 2017
direzione artistica Alessandra Montali, Federico Bardazzi
Teatro Verdi di Pisa, Sala Titta Ruffo venerdì 28 aprile, ore 20,45
Cattedrale di Sarzana sabato 29 aprile 2017, ore 20,45
Southwell, England sabato 3 giugno 2017
Hermitage, San Pietroburgo, Russia date da definire
Registrazione Pieve di Sant'Andrea in Sarzana 30 aprile, 1 maggio 2017
Giacomo Carissimi
(Marino 1605 - Roma 1674)
ORATORI SACRI
Sponsa Canticorum
Iudicium Extremum
Iefte
con intermezzi strumentali di Dario Castello, Girolamo Frescobaldi, Marco Uccellini
PUERI CANTORES DELLA BASILICA CATTEDRALE DI SARZANA
Maestro del Coro Alessandra Montali
Southwell Minster Girls' Choir & Lay Clerks
Maestro del Coro Simon Hogan
Regia Carla Zanin
Videomaker Zhang Meng
ENSEMBLE SAN FELICE
Direttore Federico Bardazzi
solisti
soprani Laura Andreini, Felicita Brusoni, Eleonora Didato, Chiara Galioto
alti, tenori, bassi dei Southwell Lay Clerks
strumenti
Marco Di Manno, Michele Bertucci flauti
3 tromboni naturali da definire
Federico Bardazzi violoncello
Donato Sansone contrabbasso
Dimitri Betti clavicembalo
Andrea Benucci, Dario Landi chitarra barocca, tiorba
Emanuele Menconi organo positivo
Tommaso Scopsi percussioni
Pueri Cantores della Cattedrale di Sarzana
voci bianche
Elsa Canepa, Maria Chiara Di Benedetto, Eleonora Cantale, Maria Sofia
Cantale, , Asia Del Prato, Gaia Forcelli, Emma Giannini, Eloisa Iori, Michelle
La Galante, Mickaela La Galante, Martino Mei Moretti, Elsa Poletto, Corinne
Fanny Rosignoli, Michele Virgilio, Rachele Zamperini
tenori Pietro Bernardini, Simone Emili
bassi Gaetano Canepa, Zeno Canepa, Emmanuele Casula, Emanuele Menconi
top
VESPRO
DI SANTA CECILIA
FRANCESCO MARIA STIAVA
(Lucca 1640 - 1702)
SALMI CONCERTATI A 5 VOCI OP. 1
con violini obbligati e ripieni a beneplacito
(Bologna Pier Maria Monti 1694)
con proprio dell'Ufficio in Canto Gregoriano
(AM 1140)
e intermezzi strumentali
soprano I Barbara Zanichelli
soprano II Alessandra Gradini
alto Giovanni Duci
tenore Michael Paumgarten
ENSEMBLE SAN FELICE
direzione Federico Bardazzi
Programma
INTROITUS
GIOVANNI PIETRO FRANCHI (Pistoia metà sec.
XVII, Loreto 1731)
SONATA I A DUE VIOLINI E BASSO
IN PRINCIPIO HORARUM Deus, in adjutorium
meum intende Tonus
solemnis (AM 1207)
I ANTIPHONA Cantantibus organis Caecilia
Domino (I f) (AM 1140)
GIOVAN PIETRO FLACCOMIO Cantantibus organis
Cecilia
Domino
FRANCESCO MARIA STIAVA, PSALMUS 109 Dixit Dominus
I ANTIPHONA, ANTONIO FERRARO Cantantibus organis Cecilia
Domino
II ANTIPHONA Valerianus in cubiculo Caecilia
(VII a) (AM 1140)
PSALMUS 112 Laudate pueri (LU 151/152)
II ANTIPHONA Valerianus in cubiculo Caecilia
(VII a) (AM 1140)
III ANTIPHONA Caecilia, fàmula tua, Domine (III
a 2) (AM 1140/1141)
FRANCESCO MARIA STIAVA, PSALMUS 121 Laetatus
sum
III ANTIPHONA Caecilia, fàmula tua, Domine (III
a 2) (AM 1140/1141)
IV ANTIPHONA Benedico te, Pater Domini mei (VIII
G) (AM 1141)
PSALMUS 126 Nisi Dominus (LU 177)
GIOVANNI PIETRO FRANCHI Surge porpera a due soprani
(AM 1141)
CAPITULUM Fratres: Qui gloriatur, in Domino glorietur.
(AM 1143 - 1233)
RESPONSORIUM BREVE Adjuvabit eam Deus vultu suo. Tonus
VI (AM 676)
HYMNUS VINCENZO D'ELIA Jesu corona Virginum III (AM
677)
VERSICULUM V. Diffusa est gratia in labiis tuis. R. Propterea
benedixi te Deus in aeternum. Tonus Solemnis (AM 1143 - 1232/2)
ANTIPHONA AD MAGNIFICAT Virgo
gloriosa (II D)
FRANCESCO MARIA STIAVA MAGNIFICAT
ANTIPHONA AD MAGNIFICAT Virgo gloriosa (II
D)
IN FINE HORARUM Oratio: Deus, qui nos annua beatae
Cecilia
Virginis e t Martyris. Tonus solemnis (AM 1142 - 1240) Benedicamus Domino.
In Duplicibus Majoribus (AM 1246)
top
CLAUDIO MONTEVERDI VESPR0 1610
Monteverdi vespers v2
Monteverdi vespers v3
Monteverdi vespers v4
top
Opera Network Firenze
in collaborazione con
Pueri Cantores della Cattedrale di Sarzana
in canto armonico
2017- 2018 - 2019
direzione artistica Alessandra Montali, Federico Bardazzi
Cattedrale di Santa Maria in Sarzana
Officium Tenebrae
un progetto di Federico Bardazzi
Ensemble Etruria
direttore Dimitri Betti
ENSEMBLE SAN FELICE
direttore Federico Bardazzi
Pueri Cantores della Cattedrale di Santa Maria in Sarzana
maestro del coro Alessandra Montali
François Couperin (Paris 1668 - 1733)
Troix Leçons de Ténèbres a une et deux voix
FERIA QUINTA IN COENA DOMINI
direttore Dimitri Betti
organico: 2 soprani, viola da gamba, tiorba, clavicembalo, organo positivo, coro
Concerto giovedì 13 aprile 2017, ore 20.45
Michel-Richard Delalande (Paris 1657 - Versailles 1726)
Troix Lecons de Tenebres a une voix
direttore Alessandra Montali
organico: soprano, viola da gamba, tiorba, clavicembalo, organo positivo, coro
Concerto venerdì 14 aprile 2017, ore 20.45
Jan Dismas Zelenka (Louñovice 1679 - Dresden 1745)
Lamentationes Jeremiae Prophetae
direttore Federico Bardazzi
organico: alto, tenore, basso, violino, 2 violoncelli, tiorba, clavicembalo, organo
positivo, coro
NOTE DI SALA
In un filone della tradizione cristiana i ritmi e gli elementi della natura assumono una trasparenza simbolica capace di associare i momenti salienti della storia della salvezza o dell'itinerario dell'anima a Dio con la superficie dell'esperienza sensibile, in modo da proiettarvi quella densità teologica e quell'enfasi spirituale che sono la linfa della vita religiosamente orientata.
Così, la nascita di Cristo, luce del mondo, è collocata in corrispondenza del solstizio d'inverno, quando comincia il riscatto che conduce dalla prevalenza delle tenebre invernali allo splendore estivo. Conseguentemente, la morte del Salvatore non può evitare di trovare un adatto riferimento naturale nello sprofondamento del mondo nel buio del peccato. I giorni che, a partire dal mercoledì della Settimana Santa, precedono la memoria della morte di Cristo costituiscono dunque una sorta di "triduo delle tenebre", coltivato per molti secoli durante la liturgia delle ore con l'usanza di spegnere progressivamente gruppi di candele fino al buio completo dell'ora suprema in cui Dio muore per il peccato dell'uomo.
I testi adottati sono quelli che nel canone biblico rievocano più drammaticamente il massimo allontanamento di Israele da Dio con la conseguente punizione della distruzione di Gerusalemme e della deportazione a Babilonia, le Lamentazioni del profeta Geremia. La
ricchezza poetica di questo testo ha stimolato per molti secoli l'immaginazione musicale dei più diversi compositori, tra i quali tutti i principali autori del barocco francese: Marc Antoine Charpentier, Michel Lambert, Louis Nicolas Clerembault, Guillaume Gabriel Nivers, Jean François Lallouette, Sebastien de Brossard, Jean Gilles, François Couperin e naturalmente Michel-Richard Delalande. Ma anche in Germania rivestono fondamentale importanza le Lamentationes di Zelenka, mentre in Italia tale tradizione polifonica è più feconda in epoca rinascimentale. Ciò avvenne anche perché nei secoli si creò progressivamente un notevole interesse per le lezioni delle tenebre anche presso gruppi sociali esterni alle comunità religiose dove queste di regola si svolgevano, così che molti volentieri si recavano a frequentarle come momento di edificazione personale durante la preparazione alla Pasqua.
Sappiamo che questo facevano abitualmente i nobili parigini sotto il regno di Luigi XIV, tanto che in alcuni casi questa occasione finiva per spostarsi pericolosamente dall'ambito della devozione religiosa a quello della frequentazione mondana, almeno se dobbiamo
prestare fede alle numerose denunce dei moralisti dell'epoca.
L'aspetto essenziale di questo tentativo è l'inserimento delle Leçons de Ténèbres nella cornice per la quale sono state ideate, la liturgia delle ore del I Notturno del Matutinum del Triduo Pasquale, che prevede l'esecuzione in canto gregoriano, affidata alla schola di voci femminili, di tre salmi preceduti e conclusi dalle proprie antifone, del versiculum, e dei tre responsoria prolixa a conclusione delle rispettive letture. Il filo conduttore, in questo accostamento della severità della monodia gregoriana alla ricchezza armonica e melodica della musica del barocco francese, è il costante sforzo di valorizzazione il testo sacro e tutte
le sue sfumature, anche se in forme musicali stilisticamente così differenti.
La ricostruzione ha considerato poi l'aspetto della dizione del latino, che adotta le caratteristiche della pronuncia fonetica del latino ecclesiastico in Francia e in Germania nel XVII e XVIII secolo.
Nel ricostruire la liturgia delle ore in tutte le sue componenti, e nell'adottare la dizione filologica del latino, è stata nostra intenzione formulare una proposta storicamente accurata e insieme spiritualmente evocativa.
Federico Bardazzi
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Monteverdi & Gabrieli
Easter Celebration at St. Mark’s in Venice 1600
Dominica Resurrectionis ad Missam in die
Graduale Giunta Venezia 1572
Claudio Monteverdi
Cremona 1567 – Venezia 1643
Messa a 4 da cappella SV 257
da La Selva morale e spirituale (Venezia 1640)
con intermezzi strumentali di
Giovanni Gabrieli
Venezia 1557 - 1612
Ensemble Capriccio Armonico
maestro del coro Gianni Mini
ENSEMBLE SAN FELICE
direttore Federico Bardazzi
Solisti
Elisabetta Braschi soprano
Elisabetta Caruso soprano
Sumiko Okawa soprano
Simone Emili tenore
Kentaro Kitaya tenore
Strumenti
Marco Di Manno, Ilaria Guasconcini flauti
Mauro Morini, Saverio Zacchei tromboni naturali
Federico Bardazzi violoncello
Matteo Prandini contrabbasso
Andrea Benucci tiorba
Giacomo Benedetti clavicembalo
Dimitri Betti organo
Elia Ciuffini percussioni
direttore Federico Bardazzi
PROGRAMMA
Giovanni Gabrieli Toccata del Secondo Tono Ch.236
Giovanni Gabrieli Canzona II a 4 (da Canzoni per sonare con ogni sorte di stromenti
a quattro, cinque e otto, Venezia 1608)
Introitus Resurrexi et adhuc tecum sum (IV)
Claudio Monteverdi Kyrie, Gloria
Graduale Haec dies es quam fecit Dominus (II)
Claudio Monteverdi Laudate Dominum (S)
Alleluia Pascha nostrum immmolatus est Christus (VII)
Sequentia Victimae Paschali laudes (I)
Claudio Monteverdi Credo
Offertorium Terra tremuit (IV)
Claudio Monteverdi Cantate Domino (S1, S2)
Giovanni Gabrieli Ricercar Noni Toni Ch.226
Claudio Monteverdi Sanctus
Giovanni Paolo Cima Sonata a 3 (dai Concerti ecclesiastici, Milano 1610)
Claudio Monteverdi Agnus Dei
Communio Pascha nostrum immmolatus est Christus (VI)
Giovanni Gabrieli Canzon I "La Spiritata" Ch.186 (intavolatura di G. Diruta)
Claudio Monteverdi Ave Maris Stella (S1, S2, T, Coro I, Coro II)
Giovanni Gabrieli Canzona III a 4 (da Canzoni per sonare con ogni sorte di stromenti
a quattro, cinque e otto, Venezia 1608)
NOTE DI SALA
Il concerto di questa sera apre la XXV Stagione Concertistica 2017 dell’Ensemble San Felice, curata dal Direttore musicale Federico Bardazzi, dal Direttore artistico Marco Di Manno e dalla General Manager Carla Zanin. L’iniziativa si svolge in collaborazione con Opera Network, Konzert Opera Florence, con il sostegno della Regione Toscana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
L'Ensemble San Felice, storico gruppo fiorentino di musica antica vocale e strumentale celebra con questo concerto, dopo la recente uscita del Cd del Vespro edito da Briliant Classic, il 450º anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, uno dei maggiori compositori italiani di ogni epoca.
Il concerto, collocato nel mezzo della Settimana Santa, si presenta, come da migliore tradizione dell'Ensemble, sotto forma di una rievocazione della liturgia pasquale nella Basilica di San Marco a Venezia nella prima metà del Seicento. La musica del proprium de tempore (la parte della Messa che cambia a seconda del periodo dell’anno), è quella della Missa in Die del giorno di Pasqua che sarà eseguita dal bellissimo Graduale Giunta edito a Venezia nel 1572. Per quanto riguarda invece l’Ordinarium missae (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei) è dello stesso Monteverdi ed è tratta dalla Selva Morale e Sprituale.
Insieme all'Ensemble San Felice si esibiranno solisti e coro dell'Ensemble Capriccio Armonico, diretto da Gianni Mini.
Il programma è incentrato sulla Selva Morale e Spirituale (1640), antologia di musica sacra composta da Monteverdi durante gli anni in cui era maestro di cappella a San Marco. Oltre alla Messa a 4 da cappella, bellissima e lineare nella sua semplice polifonia che risponde ancora ai canoni dello stylus antiquus, potremo ascoltare altri brani tratti dalla medesima raccolta: il salmo Laudate Dominum per soprano solo e basso continuo e il mottetto Cantate Domino, per due soprani e continuo. A fare da cornice ai brani monteverdiani, secondo una prassi di ricostruzione liturgica di cui Federico Bardazzi è specialista, una serie di canti gregoriani destinati normalmente alla domenica di Pasqua, tra cui spicca la celeberrima sequenza Victimae Paschali Laudes.
Completa il concerto una sere di composizioni strumentali di Giovanni Gabrieli, l’altro grande “veneziano”, protagonista del passaggio dal Rinascimento al Barocco, di cui saranno eseguite due canzoni a 4 voci e alcune toccate per organo.
Le sonorità piene e gioiose del tempo, specchio della ricchezza e del prestigio di cui godeva la Serenissima, sono riprodotte da un ricco gruppo strumentale formato da flauti, tromboni, violoncello, tiorba, contrabbasso, clavicembalo, organo e percussione.
Riguardo all’esecuzione del canto gregoriano vi sono due importanti osservazioni da fare: la prima è che i brani vengono eseguiti da un coro di voci miste, donne e uomini, infatti le scholae cantorum erano formate già dal Medioevo da voci acute (voci bianche di seminaristi e di pueri cantores) e dalle voci gravi dei presbiteri. L’idea del canto solo maschile risponde dunque ad una visione tardo ottocentesca ormai storicizzata: nei monasteri e nelle cattedrali il canto era uno dei compiti principali proprio dei seminaristi o dei giovani aspiranti monaci. In sintesi era possibile avere solo voci acute (nei monasteri femminili) o voci miste acute e gravi (nelle cattedrali). A Santa Felicita, come sappiamo, si trovava un monastero femminile e quindi le monache cantavano nelle solennità insieme ai presbiteri.
In secondo luogo, bisogna notare che i brani vengono proposti, al contrario della prassi medievale, in una versione mensuralizzata tipica dell’epoca tardo rinascimentale e in alcuni casi con l’accompagnamento dell’organo.
Un programma imperdibile per tutti gli appassionati e un doveroso omaggio a due grandi maestri che, con la loro opera, hanno contribuito in modo determinante alla fondazione del linguaggio musicale moderno.
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